domenica 30 agosto 2015

Blog in vacanza ......



Blogger in vacanza ....
Anche senza partire fisicamente, lascio partire la mente verso i lidi del relax totale.
Concentro le energie verso le nuotate, le serate con gli amici, le cenette romantiche all'aperto, concedo a questo cervello in perenne subbuglio il meritato periodo di fancazzismo.
Per pensare, arrovellarsi, cambiare idee 100 volte e trascorrere notti insonni di tormento, il tempo ci sarà.... più avanti.
Per il momento, questa estate sembra non voler finire !

martedì 11 agosto 2015

Tu eri chiaro e trasparente


Che bella serata.... la temperatura è quella giusta, la brezza è leggera, si vedono dei lampi in lontananza ma non c'è la minaccia di pioggia.
Il mare è un' enorme massa scura in movimento, ma là, dove i lampioni della marina lo illuminano, si riesce a vedere il fondo di ciottoloni rotondi.
Sembra tutto tranquillo ed io sono serena.
C'è anche un bel labrador nero che laggiù si tuffa per riprendersi la sua pallina, mentre dall' altra parte si scorgono le teste di un gruppo di allegri ragazzi che di divertono a fare la nuotata notturna.
Appoggio il mento sulle ginocchia e mi perdo ad osservare questo mare scuro godendo del suo profumo e del momento di quasi felicità, quando piano piano vedo avvicinarsi una massa biancastra appena sotto la superficie.
Ondeggiando si avvicina e pur non riuscendo a capire cos'è, vederla mi causa disagio.
Cosa può disturbarmi tanto in un momento che sembrava quasi perfetto?
La corrente sospinge la massa biancastra verso di me e finalmente riesco a capire: è una borsa di plastica.
Una semplice, banale borsa di plastica,  ma non doveva essere qui,  non doveva venire verso di me,  non doveva farsi vedere, non questa sera.
Il mio umore cambia, alla serenità subentra l'inquietudine, poi il fastidio e per finire la rabbia, quella nera, cupa, solida e sordida.
E mi diventa chiaro che in ogni momento felice c'è sempre un disturbo, una macchia, un' ombra che deriva da qualcosa che ci portiamo dietro e che non abbiamo ancora risolto, da un ricordo triste che non riusciamo a cancellare, da una ferita che nonostante le cure non si rimargina, da quella sensazione di "sbagliato" forse tipica delle personalità inquiete e tormentate.
A volte sono piccoli rifiuti, pezzetti di legno, foglie, piume di gabbiano che il mare si porta a spasso per un po' prima che la natura stessa se ne prenda cura.
Altre volte, come stasera, sono immondizie dannose che inquinano, uccidono e che per dissolversi ci mettono un secolo.
La borsa di plastica continua ad ondeggiare beffarda davanti ai miei piedi finché si allontana.
Il mare se la porta in un altro luogo, dopo poco non la vedo più, ma rimango turbata perché so che c'è,  che ci sarà ancora a lungo e che forse un giorno ritornerà a disturbare un altro momento felice.
Ora però se n'è andata.... ed io decido che non ci voglio più pensare.
Ma poco dopo, inaspettatamente, comincia a piovere

Avere 50 anni significa innanzitutto che la patente ti scade ogni 6 anni e non più ogni 10.  Il che potrebbe essere interessante se ave...