Mi fa sorridere il fatto che tra le persone che mi seguono su Facebook ci sia chi mi trova triste e chi felice, chi sempre arrabbiata e chi sempre a divertirmi, chi polemica e chi ironica, chi zitella acida e chi innamorata. Direi che è la dimostrazione pratica del fatto che NOI VEDIAMO CIO' CHE VOGLIAMO VEDERE.
La nostra mente ha il potere di eliminare tutto ciò che non ci serve, allo scopo di arrivare alla conclusione che già ci eravamo prefissati.
Se ad esempio nella nostra testa ci fissiamo il fatto che una persona ci sembra poco intelligente, troveremo in ogni sua azione (o post su Facebook, visto che è da lì che è scaturito questo zanzapensiero) qualcosa che ce la faccia apparire effettivamente stupida.
A volte imboccando perfino la tortuosa strada della dietrologia spiccia.
Di certo nemmeno io sono immune da questo meccanismo perverso.
Si chiama pregiudizio.
È facile autoproclamarci persone prive di pregiudizi solo perché non abbiamo nulla contro gli omosessuali, gli stranieri, gli appartenenti ad altre religioni.
Ma pensiamo bene a quante volte abbiamo associato il concetto di 'bella' a quello di 'oca', di 'nervoso' al fatto che 'non scopa' ... si potrebbe aggiungere: 'ha cambiato totalmente look probabilmente ha l'amante', 'va sempre in quel negozio gli piacerà la commessa', 'oggi è intrattabile, avrà le mestruazioni', 'sono sposati da 20 anni avranno una vita sessuale noiosa'.
Semplici, banalissimi, scontati pregiudizi.
Per dimostrare la loro veridicità tiriamo fuori dal mazzo un sacco di carte.
E non ci preoccupiamo di quelle che dentro al mazzo ci restano.
Sono quelle che ci potrebbero rivelare il reale stato delle cose.
Se non riusciamo a guardare oltre, almeno guardiamo bene ciò che abbiamo davanti.
La nostra mente ha il potere di eliminare tutto ciò che non ci serve, allo scopo di arrivare alla conclusione che già ci eravamo prefissati.
Se ad esempio nella nostra testa ci fissiamo il fatto che una persona ci sembra poco intelligente, troveremo in ogni sua azione (o post su Facebook, visto che è da lì che è scaturito questo zanzapensiero) qualcosa che ce la faccia apparire effettivamente stupida.
A volte imboccando perfino la tortuosa strada della dietrologia spiccia.
Di certo nemmeno io sono immune da questo meccanismo perverso.
Si chiama pregiudizio.
È facile autoproclamarci persone prive di pregiudizi solo perché non abbiamo nulla contro gli omosessuali, gli stranieri, gli appartenenti ad altre religioni.
Ma pensiamo bene a quante volte abbiamo associato il concetto di 'bella' a quello di 'oca', di 'nervoso' al fatto che 'non scopa' ... si potrebbe aggiungere: 'ha cambiato totalmente look probabilmente ha l'amante', 'va sempre in quel negozio gli piacerà la commessa', 'oggi è intrattabile, avrà le mestruazioni', 'sono sposati da 20 anni avranno una vita sessuale noiosa'.
Semplici, banalissimi, scontati pregiudizi.
Per dimostrare la loro veridicità tiriamo fuori dal mazzo un sacco di carte.
E non ci preoccupiamo di quelle che dentro al mazzo ci restano.
Sono quelle che ci potrebbero rivelare il reale stato delle cose.
Se non riusciamo a guardare oltre, almeno guardiamo bene ciò che abbiamo davanti.